Direttore UOC Chirurgia Ricostruttiva degli Arti - Centro Regionale Direttore ad Interim UOC Chirurgia Plastica e Ricostruttiva Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini, Roma
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Malattia di Dupuytren, che cos’è e a chi rivolgersi

Malattia di Dupuytren, che cos’è e a chi rivolgersi

Malattia di Dupuytren, che cos'è e a chi rivolgersi

La malattia di Dupuytren è una patologia della mano che riguarda principalmente il palmo e le dita.

Normalmente s’identificano due fasi: in quella iniziale si formano dei noduli sottocutanei visibili e palpabili a livello del palmo della mano; nella seconda fase l’aponeurosi palmare si ispessisce notevolmente creando dei veri e propri cordoni che tendono con il tempo a retrarsi, causando una flessione delle dita e l’impossibilità di estenderle e quindi di aprire normalmente la mano.

Si evidenzia un maggior coinvolgimento dell’anulare e del mignolo, ma si registrano casi in cui sono state coinvolte tutte le dita della mano. I pazienti più soggetti a sviluppare la malattia sono gli uomini tra i cinquanta e sessanta anni, inoltre gli studi hanno portato alla luce una forte componente genetica sullo sviluppo della malattia.

Gli studi hanno evidenziato che ci sono altre condizioni che possono far aumentare la possibilità di sviluppare la malattia di Dupuytren.

Purtroppo questa patologia è molto invalidante, chi ne è colpito in modo grave riscontra molte difficoltà anche nello svolgere le normali azioni quotidiane.

Oltre le componenti età, genere e genetica; le persone più soggette a sviluppare la malattia sono:

  • Pazienti affetti da diabete, epilessia.
  • Soggetti che praticano attività manuali o che sottopongono le mani a forti vibrazioni e sforzi.
  • Consumo eccessivo di alcol e nicotina

Sintomi

Il morbo di Dupuytren si manifesta con la comparsa di noduli e la formazione di cordoni che creano delle contratture forzate alle dita. Inizialmente la comparsa dei singoli noduli non dà alcun sintomo e non limitano la funzionalità della mano, per questo motivo il paziente raramente si rivolge a uno specialista.

È nella seconda fase, quella di formazioni di cordoni, che il paziente si rivolge allo specialista, poiché le azioni da svolgere con le mani sono difficili da compiere.

Diagnosi

Per diagnosticare il morbo, lo specialista esegue una vista approfondita in ambulatorio, solitamente non è necessario avvalersi di esami strumentali poiché è facilmente riconoscibile.
Raramente vengono prescritti RX, TAC e RMN, salvo non si vogliano escludere altre patologie.

Trattamento e cura

Per risolvere definitivamente è necessario ricorrere a intervento chirurgico.

Il trattamento conservativo come fisioterapie e utilizzo di farmaci a base di cortisone non risultano efficaci e risolutivi.

Ci sono vari tipi di intervento chirurgico:

  • Aponeurectomia: rimozione chirurgica tradizionale, a cielo aperto dell’aponeurosi palmare colpita dalla malattia.
  • Dermofascectomia: intervento usato molto raramente e solo in casi di recidiva: viene asportata anche la cute soprastante all’aponeurosi palmare retratta e viene eseguito un innesto cutaneo.
  • Aponeurotomia percutanea ad ago: tecnica mini invasiva, senza tagli che può essere eseguita in anestesia locale, in regime ambulatoriale: con la punta di un ago si procede alla rottura seriale del cordone che determina la retrazione.

Prenota una visita

Il dottor Nicola Felici, è uno specialista in chirurgia della mano presso la casa di Cura Pio XI di via Aurelia 559 e presso l’ospedale San Camillo Forlanini.