Milano 2025 segna un nuovo traguardo per la Chirurgia della Mano
La città di Milano ha ospitato, dal 2 al 4 ottobre 2025, un appuntamento di riferimento per la comunità medica e chirurgica: il Congresso della Società Italiana di Chirurgia della Mano (SICM).
Il tema scelto – “Complicanze e insuccessi in chirurgia della mano: prevenirli, trattarli e trarne insegnamento” – ha rappresentato il filo conduttore di una tre-giorni ricca di sessioni, workshop e momenti di confronto.

Programma scientifico e formule operative
Il congresso ha visto un ampio ventaglio di argomenti, toccando ambiti quali:
- Le patologie traumatiche osteoarticolari del polso e della mano, con approcci e discussioni specifiche sui casi complessi.
- Le perdite di sostanza nella chirurgia della mano (cute, tendini, nervi, muscolo, osso) e la strategia microchirurgica in ricostruzione.
- Le artropatie degenerative e reumatiche, con un’ottica evolutiva sulle tecniche e sull’appropriatezza clinica.
Accanto alle sessioni plenarie convenzionali, il programma ha integrato workshop pratici, presentazioni di poster, tavole interattive e momenti dedicati al confronto tra nuovi e consolidati protagonisti della disciplina: una scelta che ha permesso di valorizzare la multidisciplinarietà e l’aggiornamento specialistico.
Location e spirito collaborativo
Milano, città dal respiro internazionale, ha offerto il contesto ideale per un evento che puntava non solo all’eccellenza chirurgica, ma anche alla collaborazione tra professionisti, allo scambio culturale e all’innovazione nella cura della mano.
I Presidenti del Congresso – Alberto Lazzerini, Giorgio Pajardi e Pierluigi Tos – hanno guidato un percorso che ha saputo unire senior e giovani specialisti, al fine di massimizzare la condivisione di esperienze e competenze.



Risultati e ricadute per la clinica
L’edizione 2025 del congresso ha fornito strumenti e stimoli per affrontare con maggiore consapevolezza la complessità della chirurgia della mano. Tra i punti chiave emersi:
- L’importanza di pianificare con attenzione l’indicazione chirurgica, per ridurre il rischio di complicanze.
- Il ruolo delle nuove tecnologie e dei protocolli aggiornati nella gestione delle lesioni traumatiche e ricostruttive.
- La necessità di un approccio formativo che preveda il “fare e riflettere”: analizzare gli insuccessi operativi per trasformarli in valore didattico.
- Il rafforzamento della rete specialistica nazionale, con uno sguardo anche alle collaborazioni internazionali che arricchiscono la prospettiva della SICM.
Riconoscimenti e gratitudine
Infine, il Dott. Nicola Felici, chirurgo della mano Roma, desidera esprimere un sentito ringraziamento ai suoi Maestri, ai colleghi e agli amici che lo hanno sostenuto; alla delegazione della UOC di Chirurgia Plastica Ricostruttiva e Chirurgia della Mano dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini per la partecipazione numerosa; e alla famiglia, il cui amore e sostegno sono stati fondamentali per questo traguardo.

