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Quali sono le patologie della mano più comuni?

Quali sono le patologie della mano più comuni?

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La mano è una delle parti più importanti del corpo umano, oltre ad essere un organo molto importante è anche uno dei più utilizzati e più articolati. Per questo motivo la mano deve essere forte e “protetta” da incidenti e danneggiamenti; purtroppo però la mano è soggetta a numerose patologie che limitano la sua salute e ne potrebbero danneggiare il suo normale funzionamento.

La mano è formata da:

  • 5 dita
  • Palmo: lato interno
  • Dorso : lato esterno della mano

Nella letteratura delle patologie della mano si trovano molte malattie legate a alla mano.
Le più diffuse sono:

  • Sindrome del Tunnel Carpale
  • Dito a scatto
  • Cisti
  • Artrite e artrosi

Tra le altre patologie legate alla mano, si potrebbero citare anche Epicondilite (gomito del tennista) e Epitrocleite (gomito del tennista o del golfista), riguardano molto più la sfera del gomito ma spesso vengono inserite nelle patologie della mano perché la sintomatologia coinvolge anche la mano.

La sindrome del Tunnel Carpale

Patologia tra le più diffuse, interessa la compromissione del nervo mediano che viene compresso. Il nervo scorre all’interno del tunnel carpale (tunnel che sta tra il polso e il palmo)

Il paziente avverte dolore e formicolio alla mano. Data la diffusione della patologia, molti pazienti sospettano subito che si può trattare di tunnel carpale. In genere si manifesta intorno ai 40 anni di età e colpisce più le donne, ma si verifica anche in pazienti molto più giovani.

Per diagnosticare la STC è sufficiente un esame clinico condotto da un medico specialista che, in alcuni casi, può completare l’iter diagnostico anche con una radiografia ed un esame elettromiografico.
Rimedi: applicare tutore durante la notte e quando non si utilizza l’arto, limitare l’uso intensivo della mano e fare degli esercizi di stretching.

Purtroppo nella maggior parte dei casi questi rimedi sono sufficienti e quindi è necessario ricorrere all’intervento chirurgico per decomprimere il nervo.

L’intervento viene eseguito in anestesia locale in regime ambulatorialmente. La mano e e le dita possono essere mosse già dal primo giorno post-operatorio. La mano rimane fasciata fino alla caduta dei punti che avviene circa 15 giorni dopo. In queste due settimane il paziente può utilizzare la mano per mangiare, vestirsi, può guidare l’auto dopo 5 giorni. Deve evitare di bagnare la ferita e di fare sforzi. Deve inoltre eseguire dei semplici esercizi di apertura e chiusura delle dita per riattivare quanto prima il normale funzionamento della mano.

Per approfondire al meglio vi invitiamo a leggere degli articoli di approfondimento sulla sindrome del Tunnel Carpale: La sindrome del Tunnel CarpaleLe Cause del Tunnel Carpale e Sindrome Tunnel Carpale tecnica mini invasiva.

Dito a scatto o tenosinovite stenosante 

I tendini delle dita della mano sono avvolti da delle guaine che a volte si infiammano, procurando un difetto di scorrimento del tendine, questo provoca una limitazione dei movimenti delle dita interessate.

La compressione a volte provoca un improvviso scatto del dito, da qui il nome della patologia.
Talvolta, oltre allo scatto si manifesta un momentaneo ma doloroso blocco del dito.
Le cause si possono ricondurre a : uso intensivo della mano, a patologie come diabete o legate alla tiroide.

I sintomi più comuni sono: gonfiore del dito, dolore, limitazione di movimento. Il dolore può persistere anche dopo lo “scatto” e la rimessa in posizione del dito.

La diagnosi viene effettuata dall’esame clinico di uno specialista esperto in chirurgia della mano.

Per curare il dito a scatto nelle fasi iniziali si ricorre a farmaci antinfiammatori, eventualmente ad infiltrazione con cortisone. Se questi rimedi non portano alla risoluzione della malattia sarà necessario l’intervento per liberare il tendine chirurgicamente.
Per approfondimenti leggi: Dito a scatto e Dito a scatto: quando è necessario l’intervento?

Cisti

Le cisti sono un accumulo di liquido sinoviale che si crea in prossimità delle articolazioni o dei tendini.
Questo può avvenire a seguito di un episodio infiammatorio o traumatico. La cisti può formarsi senza dare fastidio e provocare dolore, in alcuni casi può riassorbirsi da sola senza dover intervenire. Se invece la cisti provoca dolore o limita i movimenti dovrà essere asportata tramite intervento chirurgico.

Le cisti sinoviali sono solitamente è ben visibili e si trovano più frequentemente sulla superficie dorsale del polso o su quella radiale. In questi casi è opportuno rivolgersi ad un medico specialista per valutare diagnosi ed eventuale percorso terapeutico.

Non ci sono delle vere e proprie cause, studi riconducono la causa a traumi, ad eccessivi sforzi o problemi della guaina sinoviale. Nonostante non si abbiano delle cause ben precise, si possono identificare dei pazienti più a rischio di altri:

  • Età tra 20 e i 50 anni.
  • Le donne vengono colpite tre volte di più rispetto agli uomini.
  • Pazienti che hanno già subito traumi.
  • Pazienti con artrite o artrosi.

Artrite e artrosi della mano

Sono delle infiammazioni croniche che avvengono quando la cartilagine inizia un percorso degenerativo, la cartilagine si assottiglia e quindi le ossa tendono a sfregarsi tra loro.

Per diagnosticare queste due malattie degenerative basta un esame obiettivo del medico, coadiuvato da un esame radiografico; sarà poi lo specialista a decidere se è necessario approfondire con ulteriori esami strumentali.


Il sintomo principale è il dolore e la riduzione della funzionalità dell’articolazione interessata. I trattamenti sono diversi a seconda della gravità del quadro clinico e vanno dall’assunzione di anti-infiammatori, ai trattamenti fisioterapici, alle infiltrazioni intra articolari, fino al trattamento chirurgico.

Per approfondimenti: Come si manifesta l’artrosi alle mani e Come si manifesta l’artrosi alle mani.

A chi rivolgersi ?

Il dottor Nicola Felici, è uno specialista in chirurgia della mano presso la casa di Cura Pio XI di via Aurelia 559 e presso l’ospedale San Camillo Forlanini.